Pasticcerie centenarie

  • Casa Mira. Foto: Álvaro López del Cerro
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Bloggin Madrid

21 dicembre 2021

Grandi figure letterarie e personaggi della storia della nostra città sono passati per le loro sale e banconi, cedendo alla tentazione dei deliziosi aromi e sapori. Oggi, come in passato, queste pasticcerie con più di un secolo di attività continuano a renderci felici, soprattutto in questo periodo dell'anno. Il Natale è particolarmente propizio nei loro confrontiDi Silvia Roba

CASA MIRA

Photo: Álvaro López del Cerro

A metà del XIX secolo Luis Mira decise di cercare fortuna a Madrid. Lasciò la sua nativa Jijona con un carro trainato da due asini, carico di torrone, e partì per la metropoli. Si racconta che dovette ricominciare il viaggio ben quattro volte, perché vendeva tutta la merce prima di giungere a destinazione. Alla fine, però, raggiunse la capitale e riuscì a offrire i suoi irresistibili dolci, dapprima in una bancarella in Plaza Mayor, nel lontano 1842, e in seguito, nel 1855, nello stesso negozio che possiamo visitare oggi.

Il locale non è cambiato, con le pareti rivestite di mogano e gli specchi che ci riportano a tempi più lontani. La sua specialità è il torrone, che viene venduto in barrette e a fette. C'è il torrone alle mandorle (quello duro, tradizionale di Alicante) e di Jijona (morbido), il loro classico più apprezzato, ma anche alle nocciole, alla frutta, al cioccolato…

Tra le altre specialità natalizie figurano le torte di torrone cotte in pietra, le anguilas di marzapane decorate a mano, il pan de Cádiz e le glorias, fatte con mandorle Marcona, tuorlo d'uovo candito, patata dolce, zucca, meringa e cannella.

ANTIGUA PASTELERÍA DEL POZO

Photo: Álvaro López del Cerro

Fondata nel 1830 e situata nella strada dietro il ristorante centenario Lhardy, l’Antigua Pastelería del Pozo è facilmente riconoscibile dalla sua facciata, completamente in legno. Bisogna cedere alla tentazione costantemente proposta dalla sua vetrina ed entrare nel negozio, che ci trasporta in un vero e proprio viaggio nel tempo.

Per respirare l’atmosfera storica di questo luogo, è sufficiente guardare la foto dedicata da Jacinto Benavente, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1922, a Luisa, nonna dell'attuale proprietaria. Si conservano ancora le sedie dove il medico e pensatore Gregorio Marañón e il suo collega Carlos Jiménez Díaz si sedevano per discutere se fosse meglio mangiare dolci prima, durante o dopo i pasti.

Foto: Álvaro López del Cerro

Originariamente conosciuta come Horno del Pozo, divenne ancora più famosa all'inizio del XX secolo quando fu acquistata dal pasticcere Julián Leal Charle, che vi aveva lavorato come dipendente. Oggi il negozio è gestito da Estrella, che appartiene alla terza generazione di una dinastia formatasi tra farina, zucchero e grembiuli bianchi.

Le ricette sono le stesse di allora, semplici e con ingredienti naturali. Pur avendo subito importanti ristrutturazioni nel corso degli anni, la panetteria ha mantenuto intatto parte del suo arredamento: il bancone di legno e marmo, il registratore di cassa ancora funzionante, fabbricato a Cuba a metà del XIX secolo, la lampada, che un tempo era a gas, e una classica bilancia a due piatti.

Foto: Álvaro López del Cerro

Ma cosa possiamo comprare qui? La risposta è semplice: hojaldres (i pasticcini di pasta sfoglia più famosi di Madrid, fatti con strutto iberico fuso) e i dolci tradizionali. Tra questi, i roscones de Reyes, senza canditi né ripieno: bisogna prepararsi a lunghe code per acquistarne uno il 6 gennaio. In pochi giorni, ne preparano più di quattromila!

Durante le feste natalizie, non dovete perdervi altri dolci artigianali, preparati con cura e molte ore di dedizione nel loro laboratorio. Magari i torroni, tra i quali spiccano quello all'arancia e quello fatto sulla pietra, simile a quello morbido, oppure i loro mantecados e polvorones.

VIENA CAPELLANES

Foto: Álvaro López del Cerro

Nel 1873 Matías Lacasa ottenne, attraverso l'Ufficio dei Brevetti, un privilegio che gli dava il diritto esclusivo per dieci anni di fabbricare il pane di Vienna a Madrid, più fine del pane "candeal" comunemente consumato. Fu allora che, insieme a sua moglie Juana, aprì una panetteria in quella che oggi è Calle de la Misericordia, dove all'epoca si trovava la residenza dei cappellani della Casa Reale spagnola. Alla morte dei coniugi, furono i nipoti, lo scrittore Pío Baroja e suo fratello Ricardo, incisore e pittore, a rilevare l'attività. Successivamente l’esercizio fu acquistato da un giovane apprendista, Manuel Lence, e oggi sono i suoi discendenti che lo gestiscono insieme ad altri dislocati in tutta Madrid, anche se quello di Calle Goya è stato mantenuto nelle condizioni originali. Nei loro cesti natalizi, ideali come regali, non mancano torroni, alfajores e panettoni artigianali.

LA DUQUESITA

Foto: Álvaro López del Cerro

L'obiettivo del maestro pasticcere Oriol Balaguer, responsabile di questa pasticceria centenaria dal 2015, è quello di “emozionare con la nostra dolce gastronomia”. La storia del locale risale al 1914, anche se solo negli anni '30, con la gestione della famiglia Santamaría, riuscì a consolidarsi come punto di riferimento a Madrid.

Come se il tempo si fosse fermato, questa raffinata pasticceria è ancora presieduta dalla statua della piccola duchessa di alabastro che le dà il nome. Si sono conservati anche l'insegna sulla facciata “cioccolatini e caramelle di qualità”, i banconi, le vetrine, gli specchi e la grande lampada centrale. A questi elementi sono stati aggiunti, nella sua “seconda vita”, un pavimento bianco con motivi geometrici neri, un bancone e tavoli di marmo. Qui tutto è squisito. Da non perdere: i torroni, gli abeti al cioccolato e il panettone con frutta, cioccolato o gianduia con castagne.

EL RIOJANO

Foto: Álvaro López del Cerro

Questa pasticceria artigianale fu fondata nel 1855 dal pasticciere della regina Maria Cristina di Borbone, Dámaso Maza, originario di La Rioja. Una volta varcata la porta, dovreste osservare con attenzione i soffitti stuccati, le lampade e le applique elisabettiane e, soprattutto, i magnifici banconi e le vetrine, realizzati da ebanisti di corte con mogano proveniente da Cuba.

Sono stati mantenuti anche il forno a legna, il registratore di cassa e la bilancia originali. Nel suo catalogo di prodotti natalizi troviamo un po' di tutto: roscones e torroni artigianali, anguilas e figure di marzapane, frutta candita, mantecaditos… e anche i bocaidentes: dolci con tuorli d'uovo, noci e zucchero glassato.

LA MALLORQUINA

Foto: Álvaro López del Cerro

Sono stati tre maiorchini a fondare nel 1894 questa pasticceria che inonda la Puerta del Sol con il suo delizioso aroma. Inizialmente si stabilirono in Calle Jacometrezo, e in seguito acquisirono questo locale in cui tutti i madrileni sono entrati almeno una volta. Le ensaimadas furono i primi prodotti ad affermarsi tra i loro clienti, che venivano a partecipare a riunioni in cui assaggiavano cioccolato e caffè, accompagnati da gelati serviti in piatti di vetro a forma di conchiglia da camerieri vestiti in frac che parlavano in francese. Anche se il suo dolce per eccellenza è la napolitana, adesso è il momento di comprare i suoi tronchetti di Natale, le figure di marzapane e i roscones.

 

 

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