Ogni estate Madrid diventa un punto di riferimento per il mondo delle arti visive e della fotografia. Con mostre nei principali musei, gallerie e pinacoteche, oltre a varie attività legate al tema scelto ogni anno, PHotoESPAÑA offre la possibilità di scoprire le ultime tendenze dell'arte fotografica, nonché i progetti più recenti degli artisti più rinomati a livello internazionale. L’edizione 2025 si svolgerà dal 30 aprile al 14 settembre con l’allestimento di 103 mostre e la partecipazione di 360 fotografi e artisti visivi.
PHotoESPAÑA offre la possibilità di scoprire le ultime tendenze dell'arte fotografica e i progetti più recenti degli artisti più rinomati a livello internazionale. La prima edizione si è tenuta nel giugno 1998 e si proponeva principalmente di valorizzare la fotografia all'interno delle istituzioni pubbliche e di rendere più visibile l’attività galleristica.
Come di consueto, il programma è suddiviso in due sezioni: la Sezione Ufficiale e il Festival Off, che assegnano vari premi in riconoscimento del lavoro di alcuni degli artisti partecipanti. Prendono parte a queste sezioni numerosi musei e sale espositive allo scopo di incentivare la promozione e lo sviluppo del mercato fotografico.
La XXVIII edizione si presenta all'insegna dello slogan Después de todo (Dopo tutto) e, tra i temi proposti quest’anno, figurano l'evoluzione storica della pratica fotografica e la sua rilevanza nell'ambiente sociale, politico, storico e culturale, non solo come documento, ma anche come strumento creativo in tempi di incertezza. Después de todo è anche il titolo di una mostra collettiva che rende omaggio all'opera di Helga de Alvear. Con i fondi della sua collezione, la mostra ripercorre un secolo di trasformazioni del paesaggio europeo attraverso l'architettura e la fotografia, da Eugène Atget alla Scuola di Düsseldorf.
Nel 2025 è prevista per la prima volta la figura del Paese ospite e sarà riservata una sezione speciale al Cile, che inaugurerà questo nuovo format con le mostre di Lotty Rosenfeld, Julia Toro, Michael Mauney e Martin Gusinde. Quattro punti di vista esposti in varie sedi, che avvicinano il pubblico a una produzione fotografica segnata dalla storia recente del paese sudamericano.
PHotoESPAÑA 2025 riunisce figure chiave del passato e del presente della fotografia mondiale, spaziando da leggende del calibro di Julia Margaret Cameron, Dora Maar, Ruth Orkin ed Edward Weston ad autori contemporanei di riferimento come Duane Michals, Joel Meyerowitz, Graciela Iturbide e Ayana V. Jackson. Questa edizione celebra anche la ricchezza e la pluralità della fotografia spagnola con autori che rappresentano generazioni e lingue diverse quali José Guerrero, Nacho Criado, Joan Fontcuberta e Isidro Ferrer.
Ci sarà, inoltre, spazio per la rivendicazione del valore documentario e simbolico dell'immagine come materia prima della memoria democratica. Marisa Flórez e Rui Ochoa sono i protagonisti di due delle mostre principali del programma che ripercorrono cinque decenni di storia politica, sociale e culturale in Spagna e Portogallo, dalla Transizione ai giorni nostri. La programmazione propone così un viaggio attraverso periodi, stili e punti di vista diversi, collegando la memoria visiva del passato con le pratiche più attuali.
Il Festival OFF prevede la partecipazione di oltre 40 gallerie d'arte e sarà affiancato, per la prima volta, da un nuovo Circuito Aperto che consentirà ai visitatori di scoprire spazi espositivi alternativi a Madrid nel mese di settembre.
Il Festival rafforza la sua presenza nei musei madrileni, recuperando l’asse Prado–Castellana e gli spazi di rilevo del Museo del Prado e del Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, nuovamente inseriti all’interno del programma. Per la prima volta il Museo Nacional de Antropología e il Museo Arqueológico Nacional saranno inclusi nella Sezione Ufficiale, intensificando il dialogo tra patrimonio storico e creazione contemporanea. Questo percorso culturale è completato da istituzioni consolidate come il Círculo de Bellas Artes, la Fundación Mapfre. Sala Recoletos, il Fernán Gómez. Centro Cultural de la Villa, la Fundación Canal e la Sala Canal de Isabel II.
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