I Giardini di Sabatini saranno chiusi per lavori fino a nuova comunicazione.
AVVISO:
In determinate circostanze El Retiro e altri otto parchi della città (El Capricho, Jardines de Sabatini, la Rosaleda del Parque del Oeste, Juan Carlos I, Juan Pablo II, Quinta de Fuente del Berro, Quinta de los Molinos e Quinta de Torre Arias) possono prevedere aree delimitate o temporaneamente chiuse nel rispetto del protocollo di allerta meteo del Municipio di Madrid. In tali circostanze, dal momento che non possono essere chiusi, si raccomanda di non camminare o circolare nella Dehesa de la Villa o nel Parque del Oeste.
Il Municipio comunicherà questi avvisi attraverso @MADRID, il suo account ufficiale su Twitter.
Gardini in stile classicista, creati negli anni Trenta sul luogo precedentemente occupato dalle stalle del Palazzo reale costruite da Sabatini, da cui prendono il nome. Situati di fronte alla facciata settentrionale del Palazzo, sui terreni confiscati durante la Seconda repubblica, la costruzione dei giardini è terminata dopo la Guerra civile.
La sua funzione di estensione architettonica e ornamentale del Palazzo reale è stata enfatizzata quando si è deciso di collocarvi alcune delle sculture inizialmente destinate a decorare il cornicione del Palazzo. Progettato secondo un disegno geometrico, la sua posizione privilegiata lo rende uno dei giardini più belli di Madrid de los Austrias.
Le stalle infatti, pur essendo meravigliose a qualsiasi ora, raggiungono il culmine della bellezza alla sera: questo infatti è uno dei luoghi migliori di Madrid per ammirare l’arrivo del crepuscolo. Dal grande stagno rettangolare posto al centro del giardino, circondato di fontane, alberi e sculture di marmo bianco, il visitatore può ammirare il modo in cui i toni rossi e gialli del tramonto fanno variare la tonalità delle pietre grigiastre del Palazzo reale, finché il sole scende oltre la prospettiva della Casa del Campo.