Dal 23 marzo al 18 aprile l'ingresso al museo sarà gratuito. Verificare la disponibilità sul sito web del museo.
Durante questi giorni, a causa della riorganizzazione dei percorsi delle collezioni, alcune sale resteranno chiuse. Questo periodo di ingresso gratuito comprende la settimana di Pasqua, i lunedì Mastercard (29 marzo e 5 e 11 aprile) e la settimana di celebrazione del centenario del Barone Thyssen-Bornemisza (dal 13 al 18 aprile). Per garantire l'orario di accesso, si consiglia di prenotare i biglietti online.
Riduzione temporanea dei prezzi a partire dal 1° settembre 2020:
Intero: 9 € / Ridotto: 6 € / Tariffa di gruppo (a partire da 7 persone): 7,50 € a persona
Ubicato nel Paseo del Arte, la sua collezione permanente traccia la storia della pittura europea dal Medioevo alla fine del XX secolo.
Data la varietà e la ricchezza dei suoi fondi, con oltre 1.000 opere d’arte, si consiglia di iniziare la visita dalla parte della collezione che più ci interessa. Gli artisti primitivi italiani, il Rinascimento tedesco, la pittura americana del XIX secolo, l’impressionismo, l’espressionismo tedesco e il costruttivismo russo sono le scuole e i movimenti più diffusamente rappresentati nel museo.
La collezione
La collezione del Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza presenta i suoi punti di forza laddove sono più carenti gli altri musei spagnoli. La pittura del Trecento (XIV secolo in Italia) con l’opera di Duccio di Buoninsegna, Cristo e la samaritana o la scuola primitiva fiamminga con il Dittico dell’Annunciazione, una grisaglia (pittura che finge di essere una scultura) di Jan Van Eyck, sono le opere fondamentali della collezione d’arte tardomedievale. Il museo dispone anche di una splendida selezione di ritratti del XV secolo, tra i quali risaltano quello di Giovanna Tornabuoni realizzato dal Ghirlandaio e quello di Un cavaliere sconosciuto, opera del Carpaccio. Di seguito Durero, Caravaggio, Rubens, Frans Hals o Canaletto ci aiutano a comprendere i percorsi dell’arte durante i secoli XVI e XVIII.
Il paesaggio e la pittura di genere, temi particolarmente diffusi nella scuola olandese del XVII secolo ed in quella nordamericana del XIX secolo, si possono apprezzare perfettamente nelle sale del museo. Gli stessi temi vengono ripresi dai pittori romantici, come Friedrich, gli impressionisti Monet e Degas e i postimpressionisti Gauguin e Van Gogh, tutti presenti nella collezione del museo.
Le ultime sale testimoniano in modo completo le avanguardie del XX secolo: fauvismo, espressionismo, surrealismo, astrazione e pop art. Arlecchino allo specchio di Picasso, Pittura con tre macchie n.196 di Kandinsky, Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio di Dalí, Il gallo di Chagall, Stanza d’albergo di Hopper e Donna nel bagno di Lichtenstein sono alcune delle opere più importanti del secolo scorso.
Il Barone Heinrich
Ceduta inizialmente in prestito per un periodo di nove anni e mezzo e acquisita nel 1993 dallo Stato Spagnolo, la collezione del museo è il risultato dell’impegno collezionistico dell’ormai scomparso barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza e di suo padre, il barone Heinrich.
Il barone Heinrich iniziò la collezione durante gli anni ‘20 e riuscì a riunire circa 525 quadri. Alla sua morte, nel 1947, le opere furono disperse tra gli eredi e il figlio, il barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza, si dedicò a riunirle acquistando le opere dai suoi parenti.
Villa Favorita -comprata dal padre per ospitare la collezione nella località svizzera di Lugano- era troppo piccola e il barone decise di cercare una nuova ubicazione per le sue opere. La vicinanza del Museo del Prado e la qualità dell’edificio offerto dallo Stato Spagnolo, convinsero il barone a trasferire la collezione al Palacio de Villahermosa di Madrid, un edificio di fine XVIII secolo ristrutturato da Rafael Moneo.
La Collezione Carmen Thyssen-Bornemisza
Dopo la cessione della collezione al Regno di Spagna, i baroni continuarono ad acquisire opere d’arte, inizialmente insieme e successivamente la baronessa da sola: sono numerose le opere d’arte che oggi vengono mostrate nelle 16 nuove sale dedicate alla Collezione Carmen Thyssen-Bornemisza.
La collezione della baronessa è caratterizzata da una forte presenza del paesaggio: vedutismo, pittura del XIX secolo, scuola nordamericana, fino a giungere al nucleo più significativo con l’insieme delle opere impressioniste e postimpressioniste. Chiude il panorama storico un’importante mostra delle prime avanguardie del XX secolo, con particolare rilevanza del fauvismo e dell’espressionismo tedesco.