Leonardo Da Vinci. Storia di un tradimento

Dal 10 gennaio al 21 aprile sarà possibile visitare la nuova proposta espositiva del Nomad Museo Inmersivo, che ricrea a grandezza naturale l'opera più enigmatica di Leonardo Da Vinci, L’Ultima Cena, dopo oltre 500 anni dalla sua realizzazione.

Il Nomad Museo presenta una delle più importanti anteprime dalla sua inaugurazione, ovvero la prima mondiale dell'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci in una versione immersiva che ricrea l'opera più enigmatica del genio rinascimentale. Questo progetto è frutto della ricerca e del lavoro di un team internazionale, composto da storici dell'arte ed esperti di arti plastiche, che è riuscito a far immergere gli spettatori nel mistero che avvolge l'opera di Leonardo Da Vinci che, dopo più di 500 anni, continua a essere una delle più enigmatiche e apprezzate della storia dell'arte.

Nell'ottica di avvicinare il pubblico a quest'opera d'arte, è stato ricreato il refettorio del convento con un murale a grandezza naturale (8,80 per 4,60 metri), in cui sarà possibile apprezzare, nei minimi particolari, le pennellate originali del pittore e i suoi successivi restauri. Questa esperienza immersiva consente di osservare l'idea di prospettiva e gli studi anatomici del genio rinascimentale, nonché di vedere oltre gli strati del dipinto e conoscere la storia di quest'opera senza tempo.

Per realizzare L’Ultima Cena, Leonardo Da Vinci adottò una tecnica innovativa utilizzando una combinazione di olio e tempera su intonaco, che finì per staccarsi dalla parete danneggiata dalla muffa. Oggi rimane solo il 10% dell'opera originale, il resto è il risultato di numerosi restauri.

La visita all'opera di Da Vinci è accompagnata da una colonna sonora originale dal tono rinascimentale e arricchita da una narrazione che contestualizza le immagini. Inoltre, è stata predisposta un'esperienza con occhiali 3D su una delle più strane coincidenze legate all'opera.