Paolo Veronese (1528-1588)

Dal 27 maggio al 21 settembre il Museo del Prado ospita una mostra monografica incentrata sull'opera del pittore italiano Paolo Veronese. L'esposizione sottolinea l'importanza del pittore nella collezione del museo, in considerazione della sua influenza in Spagna e nel Siglo de Oro, dove le sue opere erano molto apprezzate da monarchi e collezionisti. 

Curata da Miguel Falomir, direttore del Museo Nacional del Prado, e da Enrico Maria Dal Pozzolo, professore dell'Università di Verona, e sponsorizzata dalla Fondazione AXA, questa mostra conclude il processo di studio e rivalutazione della collezione di pittura veneziana del Rinascimento del Museo del Prado. Si tratta indubbiamente di una delle migliori al mondo, dopo aver ospitato le esposizioni Los Bassano en la España del Siglo de Oro (2001), Tiziano (2003), Tintoretto (2007) e Lorenzo Lotto. Retratos (2018).

Tre sono i temi principali affrontati nell’ambito della mostra: il processo creativo di Paolo Veronese e della sua gestione della bottega, analizzando tutto ciò che spazia dai primi schizzi alla produzione di dipinti a olio nel suo laboratorio; la sua grande abilità di capobottega, che superava quella di altri grandi pittori dell'epoca come Tiziano e Tintoretto; e la sua capacità di rappresentare le aspirazioni dell'élite veneziana, che si manifesta nel suo stile cosmopolita in grado di conquistare le corti europee.

Crediti immagine:

Veronese. Disputa di Gesù con i dottori del Tempio. 1560 ca. Olio su tela. Madrid, Museo Nacional del Prado