Dal 11 febbraio al 30 maggio l’Espacio Fundación Telefónica ospiterà la prima esposizione in Spagna dell'artista francese Joanie Lemercier. La mostra prevede cinque installazioni audiovisive che fondono l'ambiente digitale con la poesia e l’attenzione nei confronti della natura.
Si tratta di creazioni coinvolgenti e accattivanti che si adattano all'architettura del luogo e, attraverso esperienze sensoriali e l'impiego della tecnologia, offrono agli spettatori la possibilità di riflettere su temi di attualità come la crisi climatica, il rapporto dell'uomo con l'ecosistema e l'attivismo ambientale.
Nato nel 1982, Joanie Lemercier è un autore francese specializzato nella creazione di opere d'arte utilizzando la luce mediante proiezioni nello spazio e il loro impatto sulla percezione. Grazie alle lezioni di disegno di modelli per la stampa tessile impartite dalla madre, Joanie è stato iniziato alla creazione artistica al computer fin dall’età di cinque anni.
Ha “giocato” dapprima con le strutture fisiche, la geometria e le forme minimaliste, per poi passare a un mix di fisica e filosofia per analizzare come l’uso della luce possa manipolare la realtà percepita. Nel 2006 ha iniziato a lavorare e sperimentare con la luce proiettata e due anni dopo ha co-fondato l'etichetta visiva AntiVJ insieme a Yannick Jacquet, Romain Tardy e Olivier Ratsi. Con questo collettivo ha progettato effetti visivi per vari festival internazionali, approfondendo le installazioni digitali e la proiezione architettonica.
Dal 2010 si è concentrato sullo sviluppo di installazioni artistiche in cui elabora distorsioni, movimenti e giochi di illusione con effetti 3D e digitali. Le sue opere sono state esposte in varie pinacoteche, tra cui il China Museum of Digital Art di Pechino (Cina) e l’Art Basel Miami (Stati Uniti), e festival come il Sundance Film Festival (Stati Uniti). Nel 2013 ha aperto il suo studio creativo, in cui analizza l'uso della luce proiettata nello spazio attraverso opere d'arte.